Con una lunga ed approfondita nota, indirizzata al Sindaco, alla Giunta ed al Consiglio Comunale, la Pubblica Assistenza Signa ha espresso preoccupazione in merito alla situazione di gravissima crisi che le Associazioni di Volontariato stanno vivendo in tutta la Regione Toscana, sia sotto il profilo economico che in ragione della scarsa disponibilità di personale volontario.
A questa seria crisi del volontariato si unisce la situazione critica del Servizio Sanitario Regionale, con il sistema di emergenza-urgenza al collasso, sia per quanto riguarda il Sistema 118 che i Pronto Soccorso e la Rete Ospedaliera, a cui si aggiunge il deficit sotto il profilo economico e di bilancio delle Aziende Sanitarie e della Sanità Regionale, di cui le pagine dei giornali sono tristi testimoni in questi giorni. In tutto il territorio regionale si stanno sollevando in questi ultimi mesi serie e profonde richieste di aiuto e segnali di allarme e di crisi profonda da tantissime Associazioni, sia nell’ambito delle Pubbliche Assistenze che delle Misericordie. E' proprio a queste voci che si è unita anche quella della Pubblica Assistenza Signa.
Punto centrale della crisi è in primis l’insostenibilità economica dei servizi svolti sia per conto della ASL che della Società della Salute, situazione aggravata dai costi odierni del carburante e le tante altre spese che dobbiamo sostenere (personale, divise, mezzi, manutenzioni, sede, etc.). Si tratta di un momento davvero delicato ed è dunque necessario che il Governo, la Regione Toscana, l’Azienda Sanitaria Locale ed anche gli altri enti pubblici riconoscano l’importanza del mondo del volontariato e dell’apporto che fornisce non solo a parole ma con fatti concreti, adeguando il valore dei rimborsi ai costi effettivamente sostenuti e le cifre previste per la “remunerazione” dei diversi servizi svolti.
Senza interventi immediati sono e saranno a rischio anche tantissimi posti di lavoro, in tutte le Associazioni della Regione, con ulteriori riflessi sociali, oltre che essere a rischio la sopravvivenza stessa del volontariato.
Si deve inoltre registrare la particolare preoccupazione derivante sia dal ridotto numero di volontari disponibili a prestare servizio in modo continuativo. Già in questo periodo abbiamo dovuto avviare una progressiva riduzione dei servizi di trasporto ordinario e sociale, non disponendo di volontari sufficienti alla copertura di tutti i servizi e non essendo sostenibile, date le esigue ed insufficienti risorse economiche derivanti da detti servizi, l’assunzione di ulteriori unità di personale dipendente.
Viene inoltre evidenziato che è giunto il momento di chiedere alle Istituzioni di sostenere veramente il nuovo corso del mondo del volontariato, comprenderne i bisogni ed agire per la semplificazione delle procedure e della burocrazia, garantendo sostegno sotto il profilo economico e finanziario, riconoscendo le maggiori spese e la sempre minore sostenibilità dell’attività, e dunque adottando con urgenza e senza rinvii le misure necessarie a supportare sul serio e per davvero il mondo del volontariato.
Preoccupazione espressa anche per la situazione generale del Servizio Sanitario Regionale: manca il personale, non si trovano medici, i servizi funzionano a rilento, c’è stato un allontanamento dai territori, i cittadini vivono difficoltà ed attese, il personale è scontento, le Aziende Sanitarie hanno subito una elefantiaca organizzazione che ha allontanato le decisioni dai territori e la spesa è salita vertiginosamente, con conseguente deficit economico sui bilanci. Anche i nostri volontari sono sempre più affranti e colpiti da disservizi, tagli e disorganizzazione che rendono ancora più difficile e disincentivante prestare servizio attivo. Tra le riforme più necessarie che ci riguardano da vicino c’è sicuramente la riorganizzazione della rete territoriale di emergenza 118 e la riorganizzazione del sistema delle cure primarie e della continuità assistenziale (guardia medica). Su tutti questi cambiamenti non nascondiamo la nostra preoccupazione per l’assoluto livello di improvvisazione, la mancanza di programmazione e di visione per il futuro: non consentiremo un arretramento dei servizi al cittadino, non abbasseremo la guardia rispetto alla garanzia assoluta dei livelli essenziali di assistenza.
Con la nota inviata al Comune di Signa l’Associazione ha sottolineato la necessità che tutti gli Organi Comunali siano pienamente consapevoli della situazione e viene richiesto un intervento attivo e concreto per sostenere e difendere gli interessi della comunità, dei cittadini, del territorio e delle Associazioni, affinché tutti i livelli di governo pongano in essere, con urgenza e senza indugi, meccanismi che favoriscano e sostengano le Organizzazioni di Volontariato impegnate nel settore socio-sanitario e di protezione civile, supportandole economicamente e avviando iniziative per favorire ed incentivare i cittadini a prestare attività di volontariato.
Di seguito è possibile leggere il contenuto della lettera inviata dalla nostra Associazione al Comune di Signa e l'articolo pubblicato dal quotidiano La Nazione.
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