A fronte della medesima quantità di consumi (circa 890 mc) la bolletta del gas metano relativa al solo mese di gennaio 2022, pervenuta a febbraio 2022, è stata davvero un'amara sorpresa per la nostra Pubblica Assistenza.

Nel medesimo periodo dell'anno 2021 per la fornitura del metano, necessario per riscaldare la nostra sede, avevamo pagato 627,41 €, quest'anno invece la "modica" cifra di 1381,97 €, per i consumi del solo mese di gennaio e nonostante la riduzione dell'IVA al 5%. Un incremento dunque del 120% davvero insostenibile. Dalle fatture ESTRA, il nostro fornitore di gas metano, si rileva che il costo al metro cubo è schizzato da 0,23€ (gennaio 2021) a 0,89 € (gennaio 2022). 

"Per questo motivo abbiamo dovuto assumere una decisione drastica: spengere il riscaldamento nella nostra sede, per evitare il bagno di sangue dovuto all'incremento dei prezzi del gas metano - spiega Matteo Carrai, Presidente della Pubblica Assistenza Signa - anche in previsione del fatto che quanto ricevuto questo mese, anche alla luce del contesto geopolitico internazionale, sia solo l'inizio di una stangata senza precedenti

I nostri Volontari, i nostri dipendenti e gli operatori del servizio civile dovranno quindi operare in sede sperando nella capacità termica delle divise e con un maglione in più.

"Non possiamo continuare a sostenere questi costi a fronte di entrate economiche che non tengono conto dei fortissimi incrementi dei costi negli ultimi 15 anni - prosegue il Presidente - c'è da considerare infatti che le entrate econimiche della Pubblica Assistenza si basano principalmente sui rimborsi ricevuti dall'Azienda Sanitaria e da diversi Enti Pubblici per i diversi servizi svolti in numerosi campi: dai trasporti sanitari alla protezione civile, dai trasporti sociali ad altre attività socialmente utili". Gli importi economici su cui vengono calcolati i rimborsi erogati da ASL, Regione, Società della Salute Comuni e altri Enti sono ormai fermi da moltissimi anni e non tengono conto degli aumenti di tutti i costi che giornalmente dobbiamo sostenere: dal carburante, alle manutenzioni, all'acquisto di beni e servizi, alle forniture energetiche per la sede. Addirittura nei trasporti sanitari di emergenza-urgenza, la nostra fonte di entrata economica più importante, vengono ancora utilizzate le tariffe fissate nell'anno 2008 dall'accordo quadro regionale, strumento ormai superato ma tutt'ora in vigore per quanto riguarda il tariffario applicato dalle AUSL nella Regione Toscana. Chiunque gestisca una famiglia, una azienda o un'associazione sa che dal 2008 al 2022 i costi della vita sono pesantemente aumentati: gli unici che non lo sanno, evidentemente, sono la Regione e le Aziende Sanitarie.

Agli incrementi del gas metano si aggiungono negli ultimi mesi gli aumenti dell'energia elettrica (per la sede paghiamo adesso circa 900 € al mese di corrente elettrica, quando nei mesi precedenti la media era di circa 600-700 €) e del costo del carburante per gli automezzi (a gennaio 2022 abbiamo sostenuto costi di carburante per 2500 € circa, a fronte dei 1800 € sostenuti nel gennaio 2021). 

"Così non possiamo andare avanti, al pari delle famiglie e delle imprese italiane anche noi chiediamo a tutti gli organi ed a tutti gli enti competenti, a qualsiasi livello territoriale, di intervernire subito: non solo in generale sulle tariffe energetiche e sul costo delle cosiddette "materie prime", ma anche nel nostro specifico settore - conclude il Presidente Matteo Carrai - incrementando le cifre previste a rimborso per servizi e convenzioni e dando sostegno al mondo del volontariato che è sempre più a pezzi, sventrato da riforme incomplete, sfiancato dall'emergenza Covid, oppresso dalla burocrazia e dai costi sempre crescenti"

Non ci ha fermato l'emergenza COVID-19, in cui siamo stati in prima linea fino dai primissimi giorni, sostenendo costi enormi per DPI, sanificazioni e per fronteggiare in sicurezza la pandemia, senza mai tirarci indietro (anche quando non esistevano i vaccini e non sapevamo niente di come fronteggiare questo virus), ma se andiamo avanti così ci fermeranno i costi dell'energia e gli incrementi generali di tutti i prezzi, nell'indifferenza generale.

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